In Italia, il tumore del colon-retto è il secondo tumore per frequenza nelle donne ed il terzo negli uomini.
Recentemente, grazie ai programmi di screening, in Italia il numero di nuovi casi di tumore del colon-retto si è ridotto sia negli uomini che nelle donne. Inoltre, i nuovi casi sopravvivono più a lungo.
 

Il programma di screening prevede un esame semplice e non invasivo: il test del sangue occulto nelle feci (test di primo livello). Questo test rileva la presenza di sangue non visibile ad occhio nudo.
Se l’esame delle feci rileverà la presenza di sangue, verrà proposto un esame di approfondimento: la colonscopia (test di secondo livello). Di norma, solo 5 ogni 100 test di primo livello risultano positivi e necessitano di un test di approfondimento.

Lo screening è rivolto a tutti i residenti nel territorio di ATS Milano tra 50 e 74 anni di età. Questi riceveranno una lettera di invito per posta ordinaria.

Sì, se indicato, ma non all’interno del programma di screening. Rivolgiti al tuo medico di fiducia.

Se sei residente nel territorio di ATS Milano e hai tra 50 e 74 anni, puoi contattarci. Un operatore sanitario ti assisterà.

Rischi e benefici dello screening sono diversi a seconda dell’età. 

Il colon (o intestino crasso) è l’ultimo tratto dell’intestino. Il retto è la sua parte finale, che termina a livello dell’ano.

I tumori del colon-retto si sviluppano molto lentamente, a partire da piccole masse benigne, definite “polipi”. I polipi nel tempo possono crescere e diventare maligni. Essi iniziano a sanguinare diversi anni prima della comparsa del tumore. In fase iniziale, questo sangue non si vede, ma può essere rilevato con un esame delle feci.

Il test del sangue occulto nelle feci è l’esame più semplice, sicuro e meno invasivo per lo screening dei tumori del colon-retto.

Se l’esame delle feci rileverà la presenza di sangue, ti verrà proposto un esame di approfondimento: la colonscopia (secondo livello).

Perché la colonscopia è un esame più invasivo che comporta maggiori rischi.  Non è indicata come test preferenziale, salvo condizioni particolari.

Partecipare richiede pochi semplici passaggi:

1. Sul retro della lettera c’è un modulo di adesione. Se dopo aver letto i materiali informativi intendi partecipare al programma, compila tutti i campi e firmalo
2. Recati in una farmacia di Milano, Lodi e province, con la lettera compilata
3. Ritira in farmacia il kit per la raccolta del campione
4. Chiedi al farmacista in quali giorni e orari potrai riconsegnare il campione
5. Raccogli il campione seguendo le istruzioni allegate

Conserva la provetta sigillata in frigorifero e riconsegnala il prima possibile (non oltre il giorno successivo la raccolta del campione) in farmacia

Puoi rivolgerti a tutte le farmacie di Milano, Lodi e province che aderiscono al programma. È possibile ritirare il kit di raccolta del campione in una farmacia, e riconsegnare il campione in una farmacia diversa, purché all’interno delle province di Milano e Lodi.

Dal momento in cui ricevi la lettera, hai 30 giorni di tempo per recarti in una farmacia che aderisce al programma e ritirare il kit.

Ricevuta la lettera di invito, è necessario inserire i dati richiesti e firmare il modulo di adesione sul retro. A questo punto puoi andare, con la lettera compilata, in farmacia, dove ti verrà consegnato il kit di raccolta del campione: una provetta, una bustina di plastica in cui conservarla e un foglio di istruzioni.

Sì, la data di scadenza è scritta sulla provetta. In ogni caso, la provetta deve essere conservata chiusa e in buone condizioni fino al suo utilizzo.

Per la ricerca del sangue occulto non sono necessari dieta o preparazioni.

La carne o gli alimenti di colore rosso non possono alterare il risultato dell’esame, in quanto questo rileva solo l'emoglobina (proteina del sangue) umana.

L’esame è semplice e può essere fatto comodamente a casa. L’esecuzione dell’esame prevede i seguenti passaggi:

• Posizionare della carta igienica all’interno del water
• Raccogliere le feci in corrispondenza della carta igienica
• Aprire la provetta girando il tappo verso sinistra e tirandolo in alto
• Inserire e strisciare la punta del bastoncino in diverse aree sulla superficie delle feci. La quantità deve essere sufficiente a ricoprire la spirale presente sulla parte terminale del bastoncino
• Inserire il bastoncino nella provetta e chiudere il tappo
• Agitare energicamente il flacone su e giù diverse volte
• Inserire la provetta nell’apposita bustina, e conservarla in frigorifero fino alla riconsegna in farmacia

È meglio fare l’esame appena possibile, e riconsegnare il campione in farmacia entro 24 ore dalla raccolta delle feci. In attesa di riportare la provetta in farmacia, conservala in frigorifero.

Rispetto ai test usati in passato, che richiedevano prelievi ripetuti, il test utilizzato nel programma è più accurato nel trovare il sangue, ed è altamente specifico per il sangue umano. Questo significa che un prelievo è sufficiente.

In caso di risultato positivo, l’esito è attendibile, e non è utile ripetere l’esame per conferma. Per questo motivo si propone direttamente un approfondimento.

… soffro di stitichezza?
Si. Comportati come fai normalmente. È possibile utilizzare lassativi/purghe/supposte di glicerina.

… ho la diarrea?
È meglio aspettare il recupero di una normale regolarità intestinale prima di fare il test. In caso di dubbi, puoi rivolgerti al tuo medico di fiducia.

… ho, o ho avuto di recente, le mestruazioni?
È meglio aspettare almeno 3 giorni dal termine del ciclo mestruale prima di fare il test.

… ogni tanto vedo del sangue nelle feci?
Se le tracce di sangue sono visibili, non è utile effettuare il test, in quanto la presenza di sangue è già evidente. Rivolgiti il prima possibile al tuo medico di fiducia per indagare le cause del sanguinamento.

… soffro di emorroidi o di ragadi anali?
Rivolgiti al tuo medico di fiducia per arrivare ad una diagnosi e valutare i trattamenti e gli approfondimenti necessari. Quando ci sono perdite di sangue visibili, da causa nota, la ricerca del sangue occulto non è utile. È meglio fare il test dopo la risoluzione del sanguinamento da emorroidi o ragadi.

 … sono affetto da patologie croniche intestinali (malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, vasculiti intestinali, ecc)?
Per queste patologie lo screening non è indicato. Rivolgiti al tuo medico specialista per ricevere le indicazioni più appropriate per la prevenzione oncologica. Se sei affetto da malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, vasculite intestinale o altra malattia infiammatoria cronica dell'intestino, contattaci.

…sono stato operato recentemente all’intestino?
Rivolgiti al tuo medico di fiducia per valutare insieme il momento migliore in cui partecipare al programma.

…sto facendo chemioterapia?

È preferibile attendere che gli effetti del ciclo di chemioterapia siano risolti. Rivolgiti al tuo specialista di riferimento per ricevere indicazioni personalizzate.

…sto facendo la radioterapia?
Se la radioterapia riguarda un organo addominale, è preferibile attendere che gli effetti della radioterapia siano risolti. Rivolgiti al tuo specialista di riferimento per ricevere indicazioni personalizzate.

…ci sono stati casi di tumore all’intestino nella mia famiglia?
È possibile partecipare allo screening. In casi selezionati, è opportuno rivolgersi ad uno specialista per un percorso diagnostico personalizzato. Per approfondire, vedi l’ultima domanda

Se sarà necessario un approfondimento, un operatore sanitario ti contatterà telefonicamente in tempi brevi. In caso contrario, riceverai il risultato per posta ordinaria entro 30 giorni dall’esecuzione del test.

Se hai atteso più di 30 giorni senza ricevere il risultato, contattaci per ricevere assistenza.

La ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame molto affidabile, ma, come tutti i test, presenta dei limiti. Raramente, può capitare che un polipo o anche una lesione tumorale ci siano, ma non sanguinino il giorno dell’esame. Per questo motivo è importante ripetere lo screening regolarmente. Inoltre, non bisogna sottovalutare eventuali disturbi che possono manifestarsi anche dopo un test normale (dolori, stitichezza, diarrea persistenti, sangue visibile nelle feci). Se ti trovi in una di queste situazioni, rivolgiti al tuo medico di fiducia.

Se il risultato è negativo, è indicato ripetere l’esame ogni due anni.  Questo è l’intervallo ottimale per individuare il tumore precocemente. Una volta trascorsi due anni dall’ultimo test negativo, riceverai un nuovo invito per posta ordinaria al tuo indirizzo di residenza.

Appena il risultato sarà disponibile, sarai contattato dal Centro Comunicazione Screening. Un operatore sanitario ti comunicherà l’esito, risponderà alle tue domande e ti fisserà un appuntamento. L’approfondimento successivo consiste in una colonscopia.

In caso di risultato positivo, non è utile ripetere l’esame per conferma. Il test è molto specifico per il sangue umano; la positività è quindi attendibile per sanguinamento al momento del prelievo. Questo sangue potrebbe provenire da lesioni benigne (polipi) o tumorali. Queste possono essere, in molti casi, trattate durante una colonscopia.

La presenza di sangue nelle feci, se la causa non è già nota, deve essere sempre approfondita con una colonscopia per indagare la causa. Il sangue può provenire da lesioni tumorali, ma anche ad esempio da polipi benigni, oppure emorroidi o ragadi.

È un esame di approfondimento che si esegue in ambulatorio. Un medico specialista inserisce un tubicino flessibile attraverso l’ano. Il tubicino termina con una piccola videocamera, per visualizzare l’interno dell’intestino. Se necessario, durante la colonscopia è possibile rimuovere direttamente piccole masse, chiamate “polipi”.  
Se hai già fatto una colonscopia negli ultimi 5 anni, contattaci. Un operatore sanitario ti informerà sul percorso più adatto a te.

La colonscopia tradizionale è la migliore tecnica diagnostica per trovare polipi e tumori. Rispetto a quella virtuale, ha il vantaggio di poter combinare diagnosi e trattamento, in quanto permette di rimuovere alcune piccole lesioni durante l’esame stesso.

Lo specialista può consigliare la colonscopia virtuale solo in casi particolari, come ad esempio la presenza di controindicazioni alla colonscopia tradizionale.

La colonscopia virtuale si esegue usando apparecchiature radiologiche non invasive (TAC) e un programma per l’elaborazione delle immagini.

Può essere fastidioso, ma di solito viene ben tollerato. Viene offerta una lieve sedazione.

Recati all’appuntamento in compagnia di qualcuno che possa riaccompagnarti a casa.

Se sarà necessaria una lieve sedazione, non potrai guidare nelle ore successive all’esame.

In genere dai 20 ai 30 minuti. Dopo l’esame rimarrai in osservazione presso la struttura per almeno un paio di ore.

Rientrano nel programma di screening solo centri altamente specializzati e con molta esperienza. Il programma prevede anche un rigoroso controllo della qualità. In occasione del colloquio telefonico con il Centro Comunicazione Screening, potrai fissare un appuntamento in uno dei centri che collaborano con il programma all’interno delle province di Milano e Lodi.

Sì. La preparazione è necessaria per avere una corretta pulizia dell’intestino, che garantisce una maggior visibilità al medico endoscopista che effettuerà l’esame. L’operatore sanitario che eseguirà il colloquio ti informerà sulle modalità di preparazione all’esame.

Sì. Dal pomeriggio del giorno prima dell’esame è necessario rimanere a casa, per assumere i prodotti per la pulizia dell’intestino. Al momento dell’esame potrai richiedere un giustificativo per il tuo datore di lavoro.

Prima dell’esame, è previsto un colloquio con un operatore sanitario che, in base alla tua storia clinica, ti indicherà la preparazione più adatta e ti spiegherà come assumerla. In occasione del colloquio, riceverai indicazioni su come ritirare il farmaco, presso una farmacia del territorio o presso un centro clinico. La preparazione di una colonscopia prescritta all’interno del programma di screening di ATS Milano è sempre gratuita. Se desideri ricevere maggiori informazioni, contattaci.

Prima di fare l’esame, è previsto un colloquio con un operatore sanitario, al quale potrai riferire eventuali terapie in atto o condizioni di salute.

Ricordati di avvisarci se soffri (o hai sofferto) di:

• Aumentato rischio emorragico per patologie emorragiche ereditarie o di altra natura o per l’assunzione di anticoagulanti o antiaggreganti
• Cirrosi epatica
• Insufficienza renale
• Insufficienza respiratoria cronica
• Immunodepressione
• Malattie cardiocircolatorie (ad esempio aneurismi dell’aorta o delle grandi arterie, infarto recente, innesto recente di protesi aortica, scompenso cardiaco grave, endocardite)

Riceverai tutte le indicazioni necessarie relative alla tua condizione.

Partecipare al programma di screening è la strategia più indicata per prevenire il tumore del colon-retto nelle persone con rischio normale.

Un rischio aumentato si verifica quando in famiglia sono presenti casi di tumore ereditario del colon-retto (trasmesso da un genitore, attraverso particolari geni, che potrebbero essere presenti anche in altri familiari). Avere un parente con tumore del colon-retto non significa automaticamente rischio aumentato!

 

Si sospetta un tumore ereditario del colon-retto in presenza di una o più delle seguenti situazioni:

• Sindrome di predisposizione ereditaria per carcinoma del colon-retto (ad esempio, Poliposi Adenomatosa Familiare) già nota in famiglia
• tumore del colon-retto in parenti con meno di 50 anni, di primo o secondo grado
• più casi in famiglia nello stesso ramo parentale (materno o paterno)

Se hai avuto casi di questo tipo in famiglia, rivolgiti al tuo medico di fiducia. Ti potrà consigliare una visita specialistica con eventuali indagini genetiche di approfondimento, se indicate. In base al tuo profilo di rischio, ti consiglierà l’opzione più indicata per la prevenzione: partecipare allo screening o iniziare un percorso specialistico.